Molta acqua è contenuta nei cibi, altra è prodotta metabolicamente in seguito alle ossidoriduzioni cellulari mentre una notevole quantità è assunta con le bevande. L’acqua corporea totale è divisa in due compartimenti principali:
- intracellulare;
- extracellulare;
I rispettivi valori variano in funzione dello stato di nutrizione, età e sesso. Non è tanto importante sapere quanta acqua contiene il nostro corpo ma la sua distribuzione. Vi sono diversi fattori che possono alterare il rapporto della distribuzione idrica come ad esempio:
- infiammazioni croniche;
- squilibri ormonali;
- infezioni;
- cattiva alimentazione;
- eccesso o difetto di attività fisica;
Il rapporto tra acqua extra ed intracellulare è importantissimo da misurare prima di una programmazione fisica o alimentare, rappresenta un basilare indice di benessere e permette di individuare strategie mirate e personalizzate. La bioimpedenza è uno strumento che consente un feedback importante se combinato con gli altri marker e fornisce valori globali del corpo per prevenire o trattare ritenzione idrica e per stabilire un programma di attività fisica volto al miglioramento delle performance e del benessere.
Insomma è importante bere ma bisogna sapere anche dove va a finire l’acqua!
“Se solo Apollo facesse pace con Dionisio”